“Arianna ha creato un giornale on-line, The Huffington Post”. Soggetto, predicato verbale, complemento oggetto. E fin qui tutto ok. Ma proviamo ad analizzare meglio il contenuto di questa semplice frase: chi è Arianna? Quanti anni fa ha creato il sito? Ha avuto successo? Partiamo dal soggetto: Arianna Huffington è una giornalista greca trasferitasi in America nel 1980 circa. Il 9 maggio 2005 ha lanciato sul web l’Huffington Post, un giornale on-line (senza la versione cartacea) che è stato costruito come un grande blog: è un aggregato di notizie che possono essere commentate. Il giornale copre una vasta gamma di argomenti, infatti ha sezioni dedicate alla politica, all’intrattenimento, ai media… L'Huffington Post pubblica scoop delle attuali notizie, link selezionati collegati alle notizie di rilievo e fornisce un contrappunto liberale a siti come il Drudge Report. Ma la vera forza del sito di Arianna Huffington, cioè quella “cosa in più” che è riuscita a far si che l’HuffPost si distinguesse dagli altri giornali on-line, oltre alla velocità e all’immediatezza delle notizie, sono i vari star-blogger che scrivono per lei: ogni blog ha un proprio sito all’interno del giornale e le firme variano da Donatella Versace alla stessa Arianna per un totale di duemila blogger. The Huffington Post conta circa venti milioni di accessi al mese: sono un bel numero che testimoniano l’audience di questo quotidiano fuori dalle regole. Molto diverso dall’Huffington Post è un altro grande sito, il “Drudge Report”, considerato un blog storico. Quest’ultimo ha come caratteristica principale l’essenzialità, la quantità di notizie (sia di blog che di fonti). I testi però sono telegrafici e il più delle volte hanno una sfumatura provocatoria. Tratta sia di notizie di cronaca ma anche di retroscena, come gossip (fu lui a portare alla ribalta lo scandalo Lewinsky).
lunedì 25 maggio 2009
Aspettando "The Petracco Post"
“Arianna ha creato un giornale on-line, The Huffington Post”. Soggetto, predicato verbale, complemento oggetto. E fin qui tutto ok. Ma proviamo ad analizzare meglio il contenuto di questa semplice frase: chi è Arianna? Quanti anni fa ha creato il sito? Ha avuto successo? Partiamo dal soggetto: Arianna Huffington è una giornalista greca trasferitasi in America nel 1980 circa. Il 9 maggio 2005 ha lanciato sul web l’Huffington Post, un giornale on-line (senza la versione cartacea) che è stato costruito come un grande blog: è un aggregato di notizie che possono essere commentate. Il giornale copre una vasta gamma di argomenti, infatti ha sezioni dedicate alla politica, all’intrattenimento, ai media… L'Huffington Post pubblica scoop delle attuali notizie, link selezionati collegati alle notizie di rilievo e fornisce un contrappunto liberale a siti come il Drudge Report. Ma la vera forza del sito di Arianna Huffington, cioè quella “cosa in più” che è riuscita a far si che l’HuffPost si distinguesse dagli altri giornali on-line, oltre alla velocità e all’immediatezza delle notizie, sono i vari star-blogger che scrivono per lei: ogni blog ha un proprio sito all’interno del giornale e le firme variano da Donatella Versace alla stessa Arianna per un totale di duemila blogger. The Huffington Post conta circa venti milioni di accessi al mese: sono un bel numero che testimoniano l’audience di questo quotidiano fuori dalle regole. Molto diverso dall’Huffington Post è un altro grande sito, il “Drudge Report”, considerato un blog storico. Quest’ultimo ha come caratteristica principale l’essenzialità, la quantità di notizie (sia di blog che di fonti). I testi però sono telegrafici e il più delle volte hanno una sfumatura provocatoria. Tratta sia di notizie di cronaca ma anche di retroscena, come gossip (fu lui a portare alla ribalta lo scandalo Lewinsky).
domenica 24 maggio 2009
Giornali on-line stranieri
giovedì 21 maggio 2009
Siti isituzionali
mercoledì 20 maggio 2009
Giornali on-line: la nuova frontiera
Nel precedente post ho parlato delle agenzie stampa, sia italiane che straniere, come maggior fonte per la conoscenza e la facile fruizione delle notizie. Ma oltre ad esse, a dare lo stesso servizio si sono affiancati, ormai da un paio di anni, i giornali on-line. Che differenze ci sono fra i due? Innanzitutto il giornale on-line fa riferimento al giornale cartaceo, che nella maggior parte dei casi porta il suo stesso nome, solo con qualche semplificazione per rendere l’url più breve, come ad esempio la Repubblica che diventa Repubblica.it, o il Corriere della Sera che diventa Corriere.it. Inoltre per quanto riguarda le notizie le agenzie di stampa sono fonti dirette, mentre i giornali on-line spesso fanno un copia e incolla delle notizie del giornale cartaceo. Infatti molti giornali usano le immagini, o i filmati, per raccontare una notizia: molti articoli vengono costruiti mediante gallerie fotografiche in cui è presente ben poco testo. Questo è un metodo che può essere realizzato solo sul web e non sul cartaceo ed è sicuramente di grande impatto, anche se le foto possono risultare un limite la delega alla foto, al link e al video porta a non mettere molto impegno nel testo e molto spesso, come già detto, viene fatto un copia incolla del giornale o dell’agenzia stampa. Ma questo accade perchè in Italia ancora non esiste un vero giornalismo on-line e non si scrivono pezzi per il web.Tra le edizioni on-line, quella più letta è sicuramente Repubblica.it: questo perché le pagine vengono aggiornate molto spesso e velocemente. La home page è molto lunga con notizie, informazioni di servizio,una parte multimediale, sport… Ha un’impostazione molto tradizionale con la parte più immediata e più importante a sinistra (le notizie principali), mentre le rubriche sono a destra e in entrambe c’è poco testo, ma tanti titoli e tante immagini. Per prendere visione di un articolo si deve cliccare sul titolo e dopo una breve pubblicità sarà possibile leggere il pezzo scelto, ma anche articoli correlati che ci informeranno maggiormente sulla notizia in questione. Inoltre i lettori possono commentare le notizie e i commenti già pubblicati.
lunedì 11 maggio 2009
Diamo un'occhiata alle agenzie stampa all'estero
Dopo aver esplorato le agenzia stampa nostrane, passiamo a conoscere e giudicare quelle straniere. Andiamo in Francia dove incontriamo AFP: la pagina è piena e molto colorata, e per questo le notizie passano quasi in secondo piano. Variopinta. Passiamo alla Spagna dove troviamo EFE: interessante è la possibilità di leggere le notizie in inglese, portoghese e catalano. Per quanto riguarda la struttura della pagina in primo piano c’è la notizia del giorno correlata da una foto, sotto di essa c’è la sezione “Ultima hora” con un elenco di sei notizie. Funzionale. Lusa è un’agenzia stampa portoghese: presenta le notizie al centro della pagina con ognuna una piccola foto che non ruba spazio al testo, sotto di esse vi sono le altre notizie (che presentano solo i titoli) raggruppate in categorie. Ordinata. Voliamo ora in Inghilterra al sito reuters.com in cui la home page si presenta chiara e pulita: ci sono poche foto, le notizie sono molto schematizzate e raggruppate per sezioni e inoltre vengono riportati solo i titoli, senza l’articolo. Essenziale. Andando invece su www.ap.org, il sito di Associated Press l’occhio viene subito rapito dalle fotografie che scorrono proprio al centro della pagina e che documentano la settimana trascorsa: cliccando su ognuna di esse apparirà una finestra che si preoccuperà di spiegare la provenienza e il soggetto della foto. Le notizie sono sul lato destro mentre sul lato sinistro c’è il menù. Antisettico.