
“Avete mai filmato con la fotocamera del vostro cellulare una calamità naturale o un crimine? Avete mai filmato una manifestazione di protesta, e poi avete intervistato i partecipanti? Avete mai prodotto una storia riguardo ad una questione locale nella vostra comunità? Se hai fatto una di queste cose o aspiri a farla, sei parte della grande comunità di cittadini reporter su YouTube, e questo canale è per voi”. Questa è la didascalia che appare sul canale appena lanciato da Youtube: Reporter’s Center, dedicato non solo al citizen journalism, ma un educational vero e proprio per formare e preparare al giornalismo: da quello investigativo, alle interviste, all'etica della professione. La sezione è stata creata per addestrare i giornalisti alla professione con materiale video (finora ne sono stati caricati 34) e consigli di firme prestigiose, come Bob Woodward del Washington Post, celebre per aver dato spazio allo scandalo Watergate, nel 1972, che ha rilasciato un contributo sul giornalismo investigativo, o come Randi Zuckerberg che fornisce otto consigli su come ottimizzare la distribuzione dei contenuti su YouTube. Si tratta quindi di una risorsa importante per giornalisti ed esperti per conoscere un settore del giornalismo in piena crescita, e che ha bisogno di suggerimenti e consigli per migliorare.



In questo modo le aziende potranno continuare a usare il sistema operativo che conoscono, e rinviare il passaggio al nuovo SO in un momento successivo.XP, quindi, vivrà almeno fino al 2011. La decisione si deve, probabilmente, alla volontà di evitare forzature simili a quelle vissute con Windows Vista, che hanno generato tante critiche e lamentele, compromettendo la reputazione del sistema e dell’azienda.
Non necessariamente il secondo approccio è migliore del primo. Sicuramente è più pratico se si cerca la risposta a una domanda precisa o se si vogliono dei dati su un determinato fenomeno; si torna a Google, invece, quando si vuole avere una panoramica dei contenuti del Web senza che siano stati “predigeriti”. Quindi l’idea di Wolfram è quella di trovare una via alternativa alla conoscenza web, proponendo una strada piastrellata di conoscenze scientifiche. Per questo motivo, pur essendo in netta contrapposizione con Google, questo progetto non lo sostituisce, anche se la domanda spontanea che ne deriva è se Wolfram possa essere tanto rivoluzionario da oscurare il successo ultra decennale della grande G. Indubbiamente i presupposti ci sono, compresa la crescente attesa diffusa a livello internazionale che sta trasformando l’arrivo del software in un vero e proprio evento mediatico.
La decisione dell'azienda era arrivata dopo che, nello scorso gennaio, la Commissione Europea per l'Antitrust aveva richiesto a Microsoft di lasciare libera scelta ai propri utenti sul browser da utilizzare. Fino ad adesso l'azienda di Bill Gates aveva sempre dichiarato che Internet Explorer era parte integrante del sistema operativo e per questo non poteva essere escluso da Windows. Nonostante la crescita degli altri browser, Explorer è ancora il software per navigare in Internet più utilizzato, con una percentuale vicina al 66%. Segue Firefox con il 23% e Safari con l'8,4%. Opera e Chrome, il browser di Google, si dividono la restante fetta di utenti. Dave Heiner, General Counsel di Microsoft, ha dichiarato che "sarà possibile per ogni utente scegliere se istallare o meno Internet Explorer, in modo del tutto gratuito".

