lunedì 22 giugno 2009

Youtube:pochi guadagni molti partner

Youtube guadagna o non guadagna? Vi sono varie risposte a questa semplice domanda. Google non fornisce dati certi in proposito, limitandosi ad ammettere che YouTube non produce profitti, ma secondo gli analisti di RampRate a Google non fa comodo far sapere che i conti migliorano, perché la percezione di grosse perdite consente di trattare costi minori per i diritti di programmi tv, film e musica, e di veder nascere meno cause legali dagli aventi diritto, che si sentono meno danneggiati se YouTube non guadagna un euro dalla programmazione dei loro contenuti. Di altro parere è quindi lo studio di RampRate Inc che ha calcolato le perdite di YouTube per quest'anno: intorno ai 174 milioni di dollari, molto di meno dei 470 milioni di dollari stimati solo due mesi fa dagli analisti del Credit Suisse. La differenza delle due valutazioni è essenziale non solo per le casse di Google (che ha acquistato YouTube nel 2006 per 1 miliardo e 760 milioni di dollari) quanto per gli investitori, che vedrebbero nel calo delle perdite una straordinaria novità. YouTube è infatti uno dei siti più visti al mondo ma ancora non ha dimostrato alcuna capacità di trasformare questo successo in denaro contante. Ma sono tanti le aziende che aprono su YouTube i propri canali, trasformando il sito di videosharing in una vera e propria piattaforma televisiva planetaria, nella quale è possibile, sempre di più, non solo trovare cose di ieri o del passato remoto, ma anche essere costantemente aggiornati sulle novità più interessanti. YouTube resta uno dei siti più frequentati del mondo e che il suo successo, secondo Wired, sta portando alla nascita di un "Tubeverse", un universo di cloni che usano "tube" nel loro nome. SportsTube a GuitarTube, da DnaTube a SwimTube, sono centinaia i siti che hanno sfruttato l'onda del successo del servizio di videosharing di Google per creare spazi tematici con un nome simile e un simile approccio alla materia video.

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