sabato 13 giugno 2009

Url personalizzati su Facebook


Da oggi, sabato 6 giugno, sarà possibile, in Italia a partire dalle 6 e 1 minuto, il cambiamento del proprio Url sul sito di Facebook. A partire dall'ora X, gli utenti che lo desiderano potranno modificare l'indirizzo web del profilo, seguendo i canoni classici della rete (nomecognome, nome.cognome ecc) oppure introducendo un nickname. A differenza dei dati personali che sono continuamente aggiornabili, l'Url non si potrà più cambiare, quindi è meglio stare attenti a non digitare errori. L’Url personalizzato è una caratteristica piuttosto rara tra i social network: Facebook fino ad oggi non ha fornito un indirizzo web personalizzabile per le pagine dei suoi utenti, bensì ha automaticamente generato una lunga e anonima stringa numerica che ha reso di fatto impossibile identificare qualcuno dal semplice Url del suo profilo. L'originale scelta del sito, diversa da quella di altre popolari piattaforme quali MySpace e Twitter, ha permesso a tanti utenti omonimi di registrarsi senza dover accettare curiose ed improbabili abbreviazioni o accostamenti con date di nascite, scelte ormai obbligatorie per l'iscrizione ai più popolari fornitori di posta elettronica. La decisone è arrivata, come spiega il comunicato pubblicato sul blog ufficiale, per facilitare il riconoscimento di un utente tra gli altri, approfittando magari della migliore ottimizzazione sui motori di ricerca che questa modifica porterà. Ma questo cambiamento porta con se alcuni problemi, come ad esempio la presenza di diversi omonimi che dovranno fare a gara per accaparrarsi le combinazioni disponibili (gli url infatti devono necessariamente essere diversi gli uni dagli altri). Ma un problema più sentito è la possibile ripetizione anche su Facebook del fenomeno del cybersquatting, ovvero la registrazione e lo sfruttamento di marchi altrui sulla rete. Per evitare che qualcuno si impossessi di marchi celebri, il sito permette ai detentori legali di un logo di pre-registrare la richiesta ed ha bloccato la possibilità di creare url personalizzati agli utenti iscrittisi dopo il 9 giugno. Ma saranno sufficienti queste precauzioni? Vedremo tra qualche giorno.

3 commenti:

  1. Ciao cara!
    Ti segnalo una notizia di complemento tratta dal Blog http:\\attivissimo.blogspot.com:

    Facebook recupera il dominio .it; come si procede per un recupero. Si spendono almeno 1500 euro. Al momento il dominio Facebook.it non è ancora tornato al titolare del marchio e il cybersquatter EuropeRegistry.com è ancora al suo posto, ma la cosa si sistemerà entro una trentina di giorni, dice il Corriere. Le dispute di questo genere si possono risolvere tramite organizzazioni come il Centro Risoluzione Dispute Domini, che documenta qui il caso Facebook.

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  2. Il problema di questi URL personalizzati è per le aziende. Lavorando per un'azienda di social media marketing so cosa dico..è nato infatti il problema della registrazione, soprattutto per quei marchi che hanno nomi di uso quotidiano.

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  3. Io che pensavo che poca gente si sarebbe svegliata all’alba per cambiare il proprio URL mi sbagliavo, perché ho letto che solo dopo soli 3 minuti i nomi registrati erano già 200.000 e il numero di richieste è poi vertiginosamente cresciuto fino ad arrivare 1 milione di URL personalizzati a distanza di un’ora dal rilascio e oltre 3 milioni dopo la nottata (americana). L’ottimo risultato ottenuto dallo staff di Facebook non consiste tanto nello straordinario numero di richieste, che sicuramente in qualche modo Zuckerberg e i suoi si aspettavano, ma nell’aver retto la mole di traffico generato dalla nuova operazione senza praticamente battere ciglio.

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